Quando all’oratorio scendevano in campo Pelè e Jair

Ancora una sessione di calciomercato senza botti e senza soldi, quest'anno, neppure dall'Arabia Saudita. Senza botti e senza soldi proprio come succedeva all’oratorio, quando le squadre si formavano per scelta, sa catava foeura. Accadeva sempre nei pressi del calcio d’angolo, quello sinistro per chi poi doveva attaccare guardando la cappelletta di san Filippo Neri, dietro [...]

Gli indimenticati tornei serali di calcio all’oratorio

“Mi piace ogni cosa di quello che fai, se pure mi tratti un po' da bambina”. Le zanzare si rincorrono a suon di musica intorno ai grandi fari agli angoli del campo di calcio. Sono nuovi, i fari. Don Luigi Bandera li ha voluti potenziare per continuare al meglio la tradizione del torneo serale in [...]

Pedalava e cantava, il Gino Bugatti!

Il Tour de France per la prima volta ha preso il via dall'Italia. Il caldo di luglio si fa attendere e non scioglie il giallo e il fascino della maglia del leader. Al Tour non fanno concorrenza neppure gli europei di calcio. Soprattutto da quando l’Italia non c’è più. Gli italiani hanno fatto la storia [...]

Il Maestro Salvi e la corale, tra… alti e bassi

In basilica e nella saletta per le prove, al nuovo Centro parrocchiale, in quegli anni dirigeva il coro il maestro Salvi. Salvi e basta: nessuno conosceva il suo nome di battesimo. Chiamato da monsignor Luigi Castelli, veniva da Saronno con la cartella piena di spartiti, i capelli impomatati, pieni di brillantina, pettinati all’indietro come quelli [...]

30 giugno1981, l’ultimo viaggio di Mons. Castelli

Al tavolo, al ristorante, erano in sette: Mariuccia ed Ezio, Bruna e Rinerio, Anna e Angelo e lui, monsignor Luigi Castelli. Gli altri partecipanti alla gita riempivano il salone, sparsi qua e là.  Era stato Rinerio ad insistere: stringemas – aveva detto - e femm vegnì chi ‘l prevost.  Così fu. Il pullman organizzato dalla [...]

La gajna del Lavizar

I cadregat della basilica, i sediari e i questuanti che raccoglievano le offerte tra i fedeli durante le messe, non discutevano troppo tra di loro. Non ce n'era bisogno. Ormai facevano tutto a memoria, i due Moscatelli, padre e figlio, Lavezzari, Orsenigo, Galbiati, Cazzaniga, Borella, Brugora. Un'occhiata e, tuc e tac, erano pronti per il [...]

Le processioni con il Sinnicchio e il Tintinnabolo

Sull’altare, in basilica, è esposto l’ombrellone, il sinnicchio. Tranquilli – si usa dire oggi -, nessun colpo di sole. E’ solo tempo della processione del Corpus Domini. Il sinnicchio o ombrellone è una delle insegne della elevazione della chiesa desiana a basilica romana minore. Accanto c'è il tintinnabolo, il campanello. Tutte e due sono piuttosto [...]

1957, A Crema ad acquistare il nuovo organo Tamburini

Crema, dolce città, non è lontana da Desio. Almeno oggi. Nel 1956 lo era certamente un poco di più. Altre strade e altre vetture. Ci voleva una giornata per arrivarci, restarci quel tanto che bastava, rientrare. Occorreva prepararsi per bene.  Pio, invece, ricorda che quella mattina dovette fare in fretta a raggiungere il cortile della [...]

La voce dello Spirito Santo

Il Concilio Vaticano II non era ancora stato convocato o forse lo era già, ma la sua conclusione e i suoi effetti erano lontani. In basilica, come in tutte le chiese, l’altare stava laggiù in fondo, sotto il tabernacolo, ed era sormontato da un telo immenso, un mantello che cambiava di colore col periodo liturgico. [...]

La storia di Giuseppe il falegname

Il mese di maggio dedicato a Maria comincia, guarda un po', nel ricordo di suo marito Giuseppe, artigiano, falegname, legnamée. Legnamée di nome Giuseppe ce ne sono sempre stati a Desio, almeno finché le botteghe hanno aperto le porte sulle strade, nei cortili, in centro e in periferia, alle pareti il quadro impolverato che ritraeva [...]

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