Si sono svolti sabato 20 luglio i funerali di Mons. Elio Burlon, spentosi nelle prime ore di giovedì 18 luglio, a Milano. Don Elio è stato Prevosto di Desio dal 2002 al 2016. Era ricoverato al Policlinico di Milano dalla sera prima. La sua malattia durava ormai da anni. Le esequie si sono svolte in San Babila, presiedute dal vescovo Luca Raimondi, già suo coadiutore a Desio.
Don Elio era nato a Milano il 2 aprile 1940 e venne ordinato sacerdote il 27 giugno 1964, 60 anni fa. Ha svolto il suo ministero da giovane prete a S.Maria Annunciata in Chiesa Rossa e al SS.Redentore nel capoluogo. Venne poi nominato parroco a S.Giuseppe a Nova Milanese (1982 . 1989) e successivamente fu chiamato a guidare la parrocchia di Sant’Anna Matrona a Milano. Nel 2002 giunse a Desio come successore di monsignor Piero Edmondo Galli, che aveva raggiunto i limiti di età. Vi rimase fino al 2016, quando lui stesso raggiunse i limiti di età. Ha sempre affrontato con decisione e discrezione le situazioni semplici e complicate che il parroco di una città si trova a vivere. Ha dato vita alla comunità pastorale S.Teresa di Gesù Bambino, ha curato le strutture, ha incontrato gente, ha misurato le parole nelle omelie e nei colloqui, ha ritagliato tempo per approfondire le proprie conoscenze bibliche e teologiche. Ha sostenuto i preti presenti in città. Ha favorito l’allargamento dello sguardo verso le donne e gli uomini in difficoltà, con fatti concreti e preziosi, il più delle volte nascosti. Ha ristrutturato la casa parrocchiale, ha istituito il centro d’ascolto e creato Casa di Mamre, ha riservato amore e cura alla comunità desiana, alla Chiesa e all’intera città.
“Monsignor Burlon – ha detto il Vescovo Raimondi – ha sempre dimostrato di avere una schiena dritta e di essere indipendente. Aveva un carattere preciso, schivo e discreto. Quando ero assistente all’oratorio desiano mi ha sempre lascato lavorare con la massima libertà e fiducia. Avevamo due caratteri davvero diversi, ma questo non è mai stato un ostacolo. Su alcune cose aveva una ‘precisione nevrotica’, perché lo meritano le cose di Dio”. Raimondi ha ricordato anche un particolare episodio: “Quando ho celebrato i miei quindici anni di Messa mi ha regalato una casula, facendomela indossare sull’altare durante una celebrazione un anno prima che me ne andassi da Desio. Mi disse che la vestivano solo i Vescovi. E’ stato davvero profetico”.
Alla cerimonia funebre hanno partecipato tanti fedeli desiani, oltre a Mons Gianni Cesena, successore di Don Elio, e all’attuale Prevosto desiano don Mauro Barlassina.