Sta riscuotendo notevole interesse l’iniziativa ‘L’arte celebra la città’, organizzata dalla Parrocchia SS. Siro e Materno di Desio. Nei mesi scorsi è stato lanciato un appello ad artisti e cittadini, ai quali è stato chiesto di donare opere pittoriche con soggetti legati a Desio e ai suoi scorci più caratteristici.

Le opere saranno oggetto di una mostra e i visitatori le potranno acquisire, previo versamento di un’offerta. I fondi raccolti saranno finalizzati al restauro dell’organo della Basilica SS. Siro e Materno, bisognoso di manutenzione.

Vi hanno finora aderito circa trenta artisti*. Le opere messe a disposizione sono già più di quaranta.

Tuttavia c’è ancora tempo per aderire a questa iniziativa, anche da parte di privati cittadini che vogliano donare quadri di proprietà (sempre raffiguranti angoli significativi di Desio) per lo scopo benefico: occorre scrivere a info@desioelasuabasilica.it oppure telefonare al numero 0362/626266, entro e non oltre il 4 settembre 2022. Le opere dovranno comunque pervenire non oltre il 10 settembre 2022.

La mostra è già programmata nei fine settimana dal 1 al 9 ottobre 2022, ovvero nel periodo della tradizionale Festa Patronale cittadina. Verrà allestita all’interno dei locali dell’ex bar de Il Centro Parrocchiale, a Desio (via Conciliazione 15).

L’iniziativa – come detto – è finalizzata ad una nuova raccolta fondi. Dopo il recupero della cupola della Basilica, finalmente restituita alla città di Desio in tutto il suo splendore, la Parrocchia SS. Siro e Materno si è subito proiettata in un nuovo ambizioso progetto: il restauro dell’organo, costruito dalla Pontificia Fabbrica d’Organi Giovanni Tamburini di Crema nel 1957 e inaugurato dal grande organista Luigi Picchi di Como.

“Nella nostra Basilica abbiamo uno strumento assolutamente unico nel suo genere – dice il parroco Mons. Gianni Cesena -. Però soffre di ‘affaticamento da età’ e necessita di un intervento di manutenzione straordinaria che consentirà di riportarlo ai primitivi splendori. Possiamo dire che l’organo è lo strumento musicale per eccellenza. Quello della Basilica mi ha impressionato fin dal giorno del mio arrivo a Desio, sia per la sua cosiddetta bellezza musicale, ovvero il colore dei suoni, sia per la sua capacità di accompagnare in modo straordinario e coinvolgente le celebrazioni”.

Lo strumento, di dimensioni monumentali, è dotato di tre tastiere, ciascuna corrispondente a uno dei tre corpi nei quali è suddiviso (due sopra le porte laterali e uno in abside). Comprende oltre 3.400 canne, le più grandi alte oltre quattro metri, mentre le più piccole sono lunghe alcune paia di millimetri.

I comandi impartiti dall’organista tramite le tastiere, collocate a lato dell’altare maggiore, giungono alle canne attraverso centinaia di cavi la cui lunghezza totale raggiunge svariati chilometri.

Il prezioso organo ha dunque bisogno di una profonda revisione: è già in corso un’analisi accurata in merito al tipo di intervento da effettuare, che verrà definito nei dettagli nei prossimi mesi. Al tempo stesso il gruppo di lavoro della Parrocchia sta costruendo una campagna di sensibilizzazione, nel tentativo di coinvolgere i fedeli e le imprese del territorio nel nuovo ambizioso progetto.

E’ già comunque possibile contribuire alla raccolta fondi attraverso il Fondo @desioelasuabasilica aperto presso la Fondazione Monza Brianza.

Per sostenere il progetto occorre effettuare un bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, Banca Popolare di Milano – IBAN IT03 Q050 3420 4080 0000 0029 299, Causale “Basilica di Desio – Erogazione liberale per il restauro dell’organo”.

*Hanno già aderito i seguenti artisti: Lucio Barlassina, Fosco Bertani, Vittorio Brunello, Carla Bruschi, Sabrina Camozzi, Monica Catto, Angelo Circo, Carla Colombo, Teresa Colore, Antonio Carlo De Nova, Franco Donzelli, Anna Rosa Follo, Maria Gatto, Raffaella Lamberti, Diana Lattanzio, Luisa Lo Maglio, Livio Palma Giuseppe Longoni, Brunella Mariani, Luigi Mariani, Bruno Mauri, Laura Piazza, Nadia Rosatti, Fermo Sala, Ezio Sbrizzi, Simona Schiatti, Franca Sirini.